Terza Domenica di Quaresima
III DOMENICA, 4 marzo 2018
“Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo”.
Gv 2,25
Quante chiacchiere e pettegolezzi riempiono i dialoghi degli uomini! Quanti commenti e pareri sugli altri e sugli avvenimenti! Perfino nella giustizia dei tribunali si cercano e portano prove a sostegno di una o di un’altra tesi, spesso opposte, domandando di qua e di là a persone diverse e “informate dei fatti”.
Con Dio non serve: possiamo chiamare a testimoniare in nostra difesa le persone migliori, parlare delle circostanze che ci hanno costretto, gettare su altri la responsabilità del nostro agire; ma non possiamo tenere nascosto quello che c’è in noi. Lui conosce il nostro cuore e i suoi segreti, sa se Lo onoriamo con le labbra mentre il nostro cuore è lontano da Lui, se cerchiamo il nostro tornaconto o se siamo davanti a Lui come bimbo svezzato in braccio a sua madre.