Quarta Domenica di Quaresima
IV DOMENICA, 11 marzo 2018
“E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie”.
Gv 3,19
Oggi sono stata a un funerale. Eravamo davanti alla morte di tutte le morti, quelle disseminate nei giorni della vita, ha detto il celebrante. Mi è parso di riconoscere le piccole morti di cui parlava, partendo dagli stati d’animo che si provano davanti ai legami recisi della morte: senso di tristezza, di abbandono, di perdita, di solitudine; esperienza di buio e di fallimento, di delusione e, a volte, di angoscia. Anche quando vince l’ egoismo, l’incapacità di andare oltre il limite dell’altro, il bisogno di avere giustizia, visibilità, potere, di avere a tutti i costi ragione, qualcosa di simile riempie del proprio vuoto il cuore.
Luce, speranza, amore, perdono, fedeltà, e tenebre, malvagità, rancore, odio, tradimento: le nostre opere sono segno delle scelte del cuore, siano luminose!